La struttura principale del Mulino dovrebbe risalire al 15esimo secolo, quando pare dovesse essere parte integrante di alcune proprietà fondiarie di un ricco proprietario terriero di Rivara.
Una storia tramandata per secoli infatti, colloca il nostro mulino nel lontano 1474, anno in cui il 7 novembre nella zona di Levone vennero messe al rogo quattro donne del luogo accusate di stregoneria da parte dell’inquisitore Francesco Chiabaudi.
Le donne levonesi erano Antonia,Francesca, Bonaveria e Margarota.
Le prime due persero la vita nel rogo del 7 novembre, Bonaveria invece nel 1475 risultava ancora incarcerata, mentre Margarota Braja fuggita dalle carceri del castello di Rivara, si nascose, secondo i racconti tramandati, all’interno del nostro mulino, situato a poca distanza da Rivara